Con una nota stampa diramata, la Società Milano City chiede chiarimenti a Regione Lombardia e Lega Nazionale Dilettanti sulle modalità di accesso e utilizzo delle strutture sportive per poter svolgere regolarmente gli allenamenti come accade per i calciatori professionisti.
Il comunicato integrale:
“Sulla scia di quanto già richiesto nei giorni scorsi da diverse società lombarde militanti in Serie D, il Milano City FC richiede di poter intercedere con i vertici di Regione Lombardia (Presidente Avv. Attilio Fontana e Assessore al Welfare Giulio Gallera) e con quelli della Lega Nazionale Dilettanti (Presidente Cosimo Sibilla) al fine di chiarire le modalità con cui gli atleti possano accedere ed utilizzare le strutture sportive per allenarsi a porte chiuse cosi come i professionisti.
Si rende necessaria tale precisazione in quanto dalla lettura dei documenti emanati dalla Regione Lombardia parrebbe che tale condizione sia ad appannaggio esclusivo dei professionisti mentre da quanto dichiarato dal decreto legge del Presidente del consiglio dei Ministri art. 3 comma 1 del 23/02/2020 in cui si riporta testualmente che “resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi a quelli di cui nell’allegato 1” (ovvero i comuni appartenenti alla
zona rossa nel Lodigiano).
Questa richiesta vuol essere volta a dirimere l’affannosa questione che non permette ai nostri atleti di svolgere regolarmente gli allenamenti presso il centro sportivo nel comune di Milano mentre altre squadre del girone B possono regolarmente svolgere la loro attività di allenamento in vista dell’ultima parte di campionato.
“Noi accettiamo di stare fermi fino a domenica 1 Marzo e capiamo il momento delicato e il lavoro che la regione e tutti gli enti stanno svolgendo, perché la salute è la cosa più importante.” – le parole del DG Andrea Scandola – “ma non accettiamo il fatto che qualcuno si possa allenare e altri no. In questo modo tutto può essere interpretabile o a discrezione di ogni società e ciò vuol
dire che, a oggi, se il campionato riprendesse domenica 8 si andrebbe incontro a partite falsate. Dovesse non esserci un ulteriore rinvio, come a questo punto mi auguro, saremo noi a sporgere richiesta. Chiediamo chiarezza ed equità”.
Milano City FC si muoverà in tutte le sedi necessarie per rivendicare il proprio diritto al mantenimento di una stagione regolare ed alla chiarezza normativa dei provvedimenti emanati per il contenimento di questa emergenza sanitaria”.